Life at Syscons Shai
Shai

Cosa ti aveva convinto a entrare in Syscons al momento del colloquio? 

Quello che mi aveva colpito fin da subito era l’idea di un’azienda attenta alle persone, non solo agli interessi dell’organizzazione. Cercavo un contesto che fosse “su misura” per la crescita del singolo, e Syscons mi ha trasmesso proprio questo. 
In più, l’ambiente giovane e dinamico mi sembrava perfetto per restare sempre aggiornato: in un mondo come l’IT, se non ti formi e non sperimenti continuamente, rischi di rimanere indietro.
 

Una volta entrato, le tue aspettative sono state confermate? 

Sì, assolutamente. Conoscevo già qualcuno che lavorava in Syscons. Questo collega mi aveva raccontato bene l’ambiente e i progetti, quindi le mie aspettative erano alte. E sono state confermate: mi sono trovato bene sia a livello umano che professionale. Per me entrambe le cose sono fondamentali: se manca l’una o l’altra, diventa difficile portare avanti i progetti con entusiasmo. 

Sei passato da un ruolo IT interno al team Integration. Come è avvenuto questo cambiamento? 

È stato un passaggio naturale. Lavorando come IT interno, mi ero già avvicinato ad attività legate all’integrazione, ad esempio con i flussi di Power Automate. Un mio attuale collega nel mio team ha notato questo interesse e mi ha proposto di provare nel team Integration. 
La formazione iniziale non è stata semplice, preferisco imparare facendo, ma è stata la spinta giusta. Dopo la certificazione, sono stato subito coinvolto in un progetto reale con il mio responsabile e da lì ho potuto formarmi rapidamente, sia sull’integrazione tecnica che sugli aspetti consulenziali, come l’interazione col cliente e la gestione delle stime.
 

Che tipo di progetti segui oggi come Integration Consultant? 

Lavoro su piattaforme e clienti diversi, e questo mi ha permesso di sviluppare competenze trasversali. In sintesi, ci occupiamo di gestire e orchestrare i dati: li prendiamo da un sistema sorgente e li portiamo verso i sistemi target, trasformandoli nel formato corretto e garantendo che ogni processo funzioni senza intoppi. 
Per esempio, ho seguito un progetto per un cliente legato al suo nuovo e-commerce: ci occupavamo di gestire tutte le fasi dell’ordine – dal magazzino alle comunicazioni al cliente, fino ai prezzi e ai saldi – orchestrando i dati tra i diversi sistemi. 

Com’è l’ambiente di lavoro in Syscons? 

C’è un clima molto collaborativo. Anche se l’integration si può fare quasi interamente in remoto, io vado spesso in ufficio: per me l’interazione sociale è fondamentale. Lavorare accanto a persone di altri team è un valore aggiunto, perché permette di conoscere meglio l’azienda, capire chi fa cosa e anche creare collegamenti utili tra progetti diversi. 

Cosa diresti a un giovane che sta per entrare in Syscons come Integration Consultant? 

Non è un ruolo facile da spiegare, ma il cuore del nostro lavoro è far dialogare sistemi diversi attraverso i dati. È un’attività stimolante, perché ogni progetto è diverso e ti costringe a crescere. 
A chi sta pensando di entrare in Syscons direi: fallo. È un’azienda che ti mette alla prova, ti supporta e ti dà la possibilità di sperimentare ruoli diversi. Io stesso ne sono la prova: sono entrato con una mansione, ma la mia curiosità e la voglia di imparare mi hanno portato a cambiare percorso e trovare la mia strada nell’integrazione. 

Cosa ti aveva convinto a entrare in Syscons al momento del colloquio? 

Quello che mi aveva colpito fin da subito era l’idea di un’azienda attenta alle persone, non solo agli interessi dell’organizzazione. Cercavo un contesto che fosse “su misura” per la crescita del singolo, e Syscons mi ha trasmesso proprio questo. 
In più, l’ambiente giovane e dinamico mi sembrava perfetto per restare sempre aggiornato: in un mondo come l’IT, se non ti formi e non sperimenti continuamente, rischi di rimanere indietro.
 

Una volta entrato, le tue aspettative sono state confermate? 

Sì, assolutamente. Conoscevo già qualcuno che lavorava in Syscons. Questo collega mi aveva raccontato bene l’ambiente e i progetti, quindi le mie aspettative erano alte. E sono state confermate: mi sono trovato bene sia a livello umano che professionale. Per me entrambe le cose sono fondamentali: se manca l’una o l’altra, diventa difficile portare avanti i progetti con entusiasmo. 

Sei passato da un ruolo IT interno al team Integration. Come è avvenuto questo cambiamento? 

È stato un passaggio naturale. Lavorando come IT interno, mi ero già avvicinato ad attività legate all’integrazione, ad esempio con i flussi di Power Automate. Un mio attuale collega nel mio team ha notato questo interesse e mi ha proposto di provare nel team Integration. 
La formazione iniziale non è stata semplice, preferisco imparare facendo, ma è stata la spinta giusta. Dopo la certificazione, sono stato subito coinvolto in un progetto reale con il mio responsabile e da lì ho potuto formarmi rapidamente, sia sull’integrazione tecnica che sugli aspetti consulenziali, come l’interazione col cliente e la gestione delle stime.
 

Che tipo di progetti segui oggi come Integration Consultant? 

Lavoro su piattaforme e clienti diversi, e questo mi ha permesso di sviluppare competenze trasversali. In sintesi, ci occupiamo di gestire e orchestrare i dati: li prendiamo da un sistema sorgente e li portiamo verso i sistemi target, trasformandoli nel formato corretto e garantendo che ogni processo funzioni senza intoppi. 
Per esempio, ho seguito un progetto per un cliente legato al suo nuovo e-commerce: ci occupavamo di gestire tutte le fasi dell’ordine – dal magazzino alle comunicazioni al cliente, fino ai prezzi e ai saldi – orchestrando i dati tra i diversi sistemi. 

Com’è l’ambiente di lavoro in Syscons? 

C’è un clima molto collaborativo. Anche se l’integration si può fare quasi interamente in remoto, io vado spesso in ufficio: per me l’interazione sociale è fondamentale. Lavorare accanto a persone di altri team è un valore aggiunto, perché permette di conoscere meglio l’azienda, capire chi fa cosa e anche creare collegamenti utili tra progetti diversi. 

Cosa diresti a un giovane che sta per entrare in Syscons come Integration Consultant? 

Non è un ruolo facile da spiegare, ma il cuore del nostro lavoro è far dialogare sistemi diversi attraverso i dati. È un’attività stimolante, perché ogni progetto è diverso e ti costringe a crescere. 
A chi sta pensando di entrare in Syscons direi: fallo. È un’azienda che ti mette alla prova, ti supporta e ti dà la possibilità di sperimentare ruoli diversi. Io stesso ne sono la prova: sono entrato con una mansione, ma la mia curiosità e la voglia di imparare mi hanno portato a cambiare percorso e trovare la mia strada nell’integrazione. 

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